L’inizio del prossimo anno vedrà la realizzazione di un portale unico nazionale per la pubblicità delle gare pubbliche.
Questo è quanto è stato deciso durante l’incontro tra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con le Regioni e le Province autonome, nel corso del quale è stato condiviso il tema del modello di “cooperazione applicativa”.
L’obiettivo è quello di coordinare l’interazione tra la piattaforma del Servizio contratti pubblici (SCP) del Mit e i Sistemi informatizzati regionali (così come introdotti dal Codice dei contratti pubblici)
Il primo vero esempio di cooperazione applicativa tra amministrazioni sarà così rappresentato proprio dal sistema “a rete” che si andrà a definire. La Direzione generale per la regolazione e i contratti pubblici del Mit,infatti, mediante ITACA (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale), ha da poco concluso l’innovazione tecnologica della piattaforma SCP, armonizzando i dati ai principi delle nuove discipline attuative del Codice dei contratti pubblici.
Si potrà quindi, grazie all’azione sinergica sancita tra il Mit e le amministrazioni regionali:
– snellire gli adempimenti ai propri obblighi informativi;
– garantire una semplificazione per l’accesso ai dati relativi ai bandi, avvisi ed esiti di gara ed alla programmazione delle stazioni appaltanti grazie alla consultazione di un’unica piattaforma a livello nazionale;
– incrementare gli strumenti di analisi per un’elaborazione delle politiche sugli investimenti pubblici finalizzata alle esigenze reali dei territori.
I possibili aggiornamenti da inserire nel Codice dei contratti pubblici stanno affrontando serie riflessioni e discussioni, nelle aule parlamentari, così come tra gli stakeholder del mondo delle costruzioni coinvolti.
Il principio guida del Governo, per le gare di lavori pubblici, è quello di cancellare l’obbligo di pubblicità dalle testate editoriali nazionali e non.
La presenza di un portale unico nazionale sarebbe proprio l‘alternativa alla pubblicazione attraverso i mezzi stampa tradizionali.