Lo scorso 24 gennaio la Commissione europea ha aggiornato la lista delle decisioni relative ai casi d’infrazione adottate questo mese, le quali determinano anche azioni legali nei confronti di alcuni Stati membri per inadempimento degli obblighi previsti dal diritto dell’UE.
In tema di tutela ambientale sono 17 le procedure aperte (erano 16 a fine anno) e 4 in materia di energia.
Alle precedenti sedici di cause ambientali si aggiunge la costituzione in mora nella procedura 2018/2356 – “Violazione degli artt. 17.2 e 17.3 della Direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino”.
Tre i pareri motivati inviati all’Italia: quello su procedura 2014/2125 – “Cattiva applicazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità dell’acqua destinata al consumo umano. Valori di arsenico”, sulla procedura 2017/2172 per l’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione nell’Unione, e sulla procedura 2018/2044 per la protezione contro i pericoli legati all’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
