Il Ministero della Salute ha reso disponibili i dati della relazione di Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia – anno 2018, trasmessa al Parlamento il 27 gennaio 2020.
Il materiale presenta le risultanze della vigilanza condotta da Arpa, Asl, Regioni, Carabinieri, Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi, Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Laboratori di Sanità Pubblica, Posti di ispezione frontaliera, Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari.
Una vigilanza che si è concretizzata mediante ispezioni, esame del sistema Haccp, prelievi, analisi di documenti ed etichettature, nonché su controlli su impianti e materie prime utilizzate, prodotti semilavorati e finiti, oggetti a contatto con gli alimenti, disinfezione, processi di trasformazione e conservazione, etichettature.
Nel corso del 2018 sono stati prelevati 50.841 campioni di prodotti, per un totale di 129.504 analisi e di queste è risultato irregolare l’1,14%, per lo più non conformità di tipo microbiologico nei prodotti di origine animale.
Le ricerche microbiologiche sono state 78.055, con percentuali di controlli maggiori effettuati per Salmonella, L. monocytogenes, E. coli STEC. 144.916 stabilimenti ispezionati dalle Asl, in 30.690 rilevate infrazioni.
