Approvata graduatoria finanziamenti rimozione amianto edifici pubblici

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Ha trovato pubblicazione all’interno della Gazzetta Ufficiale, il decreto che delinea l’elenco delle richieste ammesse per la progettazione degli interventi di rimozione amianto dagli edifici pubblici.

Infatti il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha approvato, mediante decreto n. 307 del 1° agosto 2019, la graduatoria relativa al bando per la progettazione degli interventi di rimozione amianto edifici pubblici (annualità 2017).

Il comunicato relativo alla pubblicazione del decreto si trova nella Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto 2019.

Il documento dà approvazione alla graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento della progettazione preliminare, e definitiva, degli interventi di rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici; questa porzione di finanziamenti è relativa alle istanze inoltrate dal 30 gennaio 2018 al 30 aprile 2018 per la concessione del finanziamento di cui al decreto del ministero dell’Ambiente n. 562/STA del 14 dicembre 2017.

L’ammontare è di circa 870 mila euro per 140 interventi in oltre 100 Comuni, per gli edifici pubblici in cui si devono svolgere interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto e del cemento-amianto presente in coperture e manufatti.

Le procedure di erogazione dei finanziamenti si svolgono seguendo queste priorità:

  • edifici in un raggio non superiore a 100 metri da asili, scuole, parchi giochi, strutture di accoglienza, ospedali e impianti sportivi
  • progetto definitivo/cantierabile attuabile in 12 mesi
  • presenza di una segnalazione da parte degli enti di controllo sanitario o di tutela ambientale sulla presenza di amianto
  • collocazione in un sito d’interesse Nazionale o la presenza nella mappatura dell’amianto

Assieme al documento si trovano due tabelle allegate, che riportano:

  • l’elenco delle richieste ammesse (tabella 1)
  • l’elenco delle istanze ammesse con riserva (tabella 2)

Diverse istanze di finanziamento sono state ammesse con riserva in quanto si tratta di richieste che allo stato attuale sono in fase di attesa della documentazione integrativa.

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