Nel corso del convegno organizzato a Milano dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail, “La strada per la sicurezza #safetyroad”, è stato evidenziato come, nel 2018, quasi il 60% dei casi accertati di infortuni sul lavoro ha visto il coinvolgimento di un mezzo di trasporto.
È stato altresì ricordato che l’Istituto ha reso disponibili incentivi per le imprese che decidono di investire in infrastrutture e dispositivi per la sicurezza stradale. Il coinvolgimento di un mezzo di trasporto contempla certamente l’incidente stradale occorso durante lo svolgimento del lavoro (tassisti o camionisti), ma anche in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.
Delle 704 morti sul lavoro certificate dall’Inail nel 2018, il 58,5% (quindi 412) sono accaduti con il coinvolgimento di un mezzo di trasporto. Quanto risulti pericoloso il “rischio strada” si evince anche dall’incidenza di casi mortali sul totale degli infortuni, che è molto più alta in quelli stradali rispetto a quelli non stradali, con conseguenze più gravi anche relativamente al novero dei feriti.
Come facilmente immaginabile la materia è trattata approfonditamente in relazione alle sue evidenti conseguenze sulla collettività e sul sistema del welfare nazionale, ed il convegno organizzato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inail nasce proprio dal bisogno di richiamare l’attenzione su aspetti del fenomeno poco noti ai non addetti ai lavori e potenziare un dialogo costruttivo con gli altri attori istituzionali.