Lavori in ambienti confinati o a rischio inquinamento: linee guida CNI

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Sono disponibili alcune indicazioni operative per la progettazione e l’esecuzione in sicurezza dei lavori in ambienti confinati o a rischio inquinamento, che chiariscono diversi aspetti: dalla valutazione dei rischi alla gestione delle emergenze.

Come ampiamente condiviso, per quel che concerne l’ambito dei lavori in ambienti confinati permane una certa carenza di approfondimenti in normativa (dlgs n. 81/2008), ma un elevato riscontro di infortuni che si verificano durante le attività lavorative.

I problemi applicativi ed interpretativi, sfortunatamente, si sono moltiplicati anche a seguito dell’emanazione del dpr n. 177/2011 : “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti”.

A tal riguardo, alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale attuale, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha deciso di presentare un documento di indirizzo dal titolo: “Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati o a rischio di inquinamento” (Settembre 2019).

Obiettivo del materiale è quello di assicurare orientamenti e strumenti operativi idonei alla progettazione e all’esecuzione in sicurezza delle attività all’interno degli ambienti confinati, come anche la determinazione delle professionalità interessate ed i relativi compiti.
Il documento è destinato soprattutto:

  • al Datore Di Lavoro committente (DDL);
  • al Rappresentante del Datore di Lavoro Committente (RDLC);
  • al Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP);
  • all’Addetto del servizio di prevenzione e protezione (ASPP):
  • al Coordinatore della sicurezza nei cantieri (CSP/CSE).

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